La canzone dal carcere

monacoA causa delle virtù raccolte in passato,
ottenni questa nascita eccellente.

Per mezzo della grazia del mio padre
Guru, incontrai gli Insegnamenti.

A causa delle azioni dannose, sono
nato nell’epoca della distruzione.

Benché abbia studiato i testi,
mi mancò l’opportunità, l’occasione
di praticarne il significato,
distratto dal fittizio lavoro per gli altri.

Improvvisamente, per il maturare
del frutto di azioni non virtuose,
eruppero come montagne
condizioni negative;
tuttavia da questa circostanza
ho ricavato l’eccellente fortuna
di usare mente, parola e corpo per la virtù.

Riconosco ciò come la grazia dei
Tre Rifugi Supremi e del mio Guru.

Benché la Dottrina sia in generale
molto degenerata, nel mio caso
la pratica del Dharma non è degenerata.
Riconosco ciò come la grazia
del mio supremo padre il Guru.
Penso che una cosa simile
possa essere chiamata
‘Trasformare le condizioni negative in vantaggi’.

Il Glorioso Conquistatore,
Re dei Shakya, insegnò
ottantaquattromila Dharma che includono
entrambi i Sentieri: quello comune
e quello non comune.
Se accade che io mi sforzi giorno e notte
nel Sentiero intero e perfetto con
tutta la mia forza, ciò avviene
per la grazia compassionevole
del mio padre supremo il Guru.

Prego e medito nelle molte e diverse
pratiche del Dharma: il Guru-yoga,
il Sentiero segreto e profondo;
Shri Guhyasamaja, Cakrasamvara,
Yamantaka esterno, interno e segreto.
Per quanto posso, io recito mantra,
prego e mi concentro, di tanto in tanto
medito un po’ su tutti i soggetti
e prego per la diffusione della
Dottrina generale e specifica
e per la felicità di tutti gli esseri
senzienti nostre madri.

Mentre tali pratiche si alternano,
posso rimanere in pace.
So che questo proviene dalla Compassione
del mio supremo Rifugio il Guru
e dalla forza sufficiente dei miei meriti.

Penso che in questo tempo sicuramente
non vi potrà essere, in nessun luogo
o paese, un uomo che sia più fortunato di me.

Benché io possa essere definito
come un prigioniero, in realtà
io sono un eremita.
Benché questo luogo sia chiamato
prigione, esso è un luogo di ritiro.
Questa trasformazione delle condizioni
sfavorevoli in vantaggi so che
proviene in generale dalla gentilezza
dei Tre Gioielli e dal Guru.
La gentilezza del Partito Comunista
ha fornito le condizioni.

Questo metodo di assumere
le condizioni negative nel Sentiero
è simile alla via tradizionale
degli antichi maestri chiamata
‘Considerare la sofferenza come un ornamento’.

E’ l’istruzione del mio santo
padre il Guru.

Benché ora, per gli altri e per me
stesso, la vita sia molto difficile,
questo è il frutto dominante
del karma collettivo;
non vi è nessun altro cui possiamo
imputare il biasimo.

Qualsiasi piacere o sofferenza,
aiuto o danno noi riceviamo,
dobbiamo considerarlo karma del passato;
così insegnò il Santo.
Per questo non ho dispiacere né paura.

Questo canto di stolte parole
è sfuggito dalle mie labbra
nell’ora in cui mi sento lieto.
Ricevilo per guardare te stesso.
Oh dottore, figlio mio,
non vi è bisogno di mostrarlo ad altri.

Questa straordinaria testimonianza umana e spirituale fu scritta poco prima che il suo autore morisse di stenti nelle carceri cinesi. Ghesce Jampa Kedrup l’aveva indirizzata al suo allievo Ghesce Rabten, uno dei più grandi maestri tibetani venuto in Occidente, dal quale poi pervenne all’allievo di lui Thubten Rinchen, che in seguito avrebbe assunto il nome di Lobsang Sanghye. Il testo è già stato pubblicato su questo sito e prima ancora, nel 2005, sul primo numero della rivista cartacea Interdipendenza.

 

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