Il senso di questo tempo

 

Chi non ci conosca potrebbe chiedersi quale sia lo scopo che questo sito si prefigge e perché esca rinnovato proprio nelle circostanze che ci è dato vivere.
Sarebbe banale dire che il cambiamento era già previsto, e viene posto in atto nonostante la situazione in corso - tanto banale da non essere neppure vero. Quel che accade incide così profondamente che quel che si era progettato prima potrebbe non avere più valore. Lo ha soltanto se è un seme che proprio oggi viene a germogliare.
Quel che con sincerità possiamo dire è che dietro questo sito c’è un percorso con ormai quasi vent’anni: un percorso di cui forniamo altrove sufficienti ragguagli.
Siamo nel contesto di uno dei grandi eventi degli ultimi decenni: il dialogo interculturale e interreligioso. Si tratta anzi di una delle grandi svolte nella storia umana, perché mai prima d’ora le varie tradizioni, che lungo i secoli e i millenni ne hanno costituito la trama, si sono trovate in un rapporto così ravvicinato, dove l’identità propria non è più pensabile prescindendo dall’altrui. E questo mentre l’umanità si trova a vivere condizioni radicalmente diverse dal passato, mettendo soprattutto a dura prova la cornice entro cui ogni sua vicenda si inserisce: cioè il rapporto con l’ambiente naturale.

 

È in tale orizzonte che si colloca il percorso che è all’origine di questo sito. Un percorso nato dalla consapevolezza della novità che tutto ciò implica. Dalla necessità di una coscienza culturale nuova, sia pure con radici antiche quanto l’uomo.
Ebbene, ciò che fino a poco tempo fa poteva essere condiviso con ristretti gruppi, oggi quel che sta accadendo lo mostra con evidenza a tutti. È lecito pensare ai giorni che viviamo come a un nuovo inizio, tanto inatteso quanto necessario.
Le condizioni che l’umanità ha raggiunto non consentono di proseguire sulla base di idee non più affidabili. C’è bisogno per l’appunto di una coscienza culturale nuova, che sappia ricondurre il vorticoso cambiamento tecnologico e sociale al più solido fondamento dell’umanità di sempre.
Quando le acque di questa sorta di diluvio si ritireranno, bisognerà ricostruire in altro modo. Pensando in una prospettiva globale, non nell’ottica limitata in cui ancora si sta agendo.
Mettiamo quindi queste pagine interamente a disposizione di un nuovo inizio.
Siamo nella primavera di questo indimenticabile 2020. È appena trascorsa la Pasqua ebraica e cristiana e sta per cominciare il Ramadan islamico. Poco più in là ci sarà il Vesak buddhista.
L’idea dell’interdipendenza ci dice dei legami che uniscono gli individui e i popoli, nonché l’umanità alle leggi cosmiche.
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