Lunedì 25 novembre, ore 20,30 - E ADESSO? L'INTERDIPENDENZA NEI NUOVI SCENARI MONDIALI - (il link Zoom a piè di pagina).
Dovrebbe essere evidente per chiunque che nel mondo e anche nella vita quotidiana di ciascuno stanno accadendo eventi tali che tutto l'orizzonte ne è mutato. Trasformazioni tecnologiche imponenti cambiano in profondità la percezione della vita. La modernizzazione peraltro avanza ovunque sul pianeta e l'Occidente, la civiltà da cui il processo ha avuto inizio, è ormai ristretta minoranza a fronte dell'emergere di grandi continenti culturali che ridefiniscono la loro identità connettendo la nuova condizione con memorie antiche. C'è nel mondo un riaggiustamento dei rapporti di potere anche, purtroppo, attraverso il mezzo della guerra. C'è la ricerca di un equilibrio nuovo, di cui non è ancora affatto chiara la fisionomia. Al momento si vedono di più i contrasti, le opposte interpretazioni di quel che accade, svolte politiche clamorose di cui non è ancora chiaro il senso. E la crisi di ogni fondamento culturale e spirituale a cui da tempo immemorabile l'umanità ha attinto la coscienza del suo essere.
Il gruppo di Interdependence nasce in una condizione storica in cui tutto questo era già in atto, ma si pensava ancora che potesse trovare soluzione nella consapevolezza della comune sorte della famiglia umana e della terra in cui si trova accolta - nella consapevolezza dell'interdipendenza. Si pensava a un orizzonte in cui la vita nelle nuove condizioni riuscisse ad attingere alimento dalle fonti più antiche, e questo fosse fondamento del bene più prezioso, ovvero della pace. Erano ben presenti i gravi pericoli incombenti sulla vita stessa, ma c'era fiducia che una forza innanzitutto spirituale, data innanzitutto dal convergere delle radici della religiosità umana, fosse in grado di configurare un piano di valori universali a fondamento della convivenza. E adesso, allora? Tutto ormai è in frantumi? Oppure invece siamo nel travaglio in cui la consapevolezza dell'interdipendenza davvero può emergere, depurata da tutto ciò che la inquinava, affrontando i nodi effettivi della storia - un'interdipendenza più sofferta ma più autentica, non a buon mercato?
C'è bisogno di un grande lavoro culturale, a cui chiamare ogni intelligenza che non abbia smarrito se stessa nella confusione, nelle seduzioni e nei timori in cui si è sempre più avvinti, e che soprattutto soffoca le giovani generazioni; ogni intelligenza che non sia stata deprivata da ciò che la nutre, cioè il rapporto con l'amore - un amore che sia mitezza ma insieme anche coraggio. E possiamo chiamare a questo, a intraprendere un lavoro che abbia continuità nel tempo e che contribuisca a porre basi nuove, perché stiamo riuscendo in qualcosa di quanto mai prezioso. Interdependence era fin dall'inizio in modo implicito un cammino spirituale; ebbene oggi quel cammino, in modi come spesso inattesi, sta prendendo forma. La riflessione culturale ha dunque un fondamento in una dimensione che la precede, in ciò che vi è di più intimo nell'uomo. E a sua volta il cammino spirituale ha bisogno della riflessione culturale, nonché dell'impegno nelle sorti comuni. E a tutto ciò possiamo osare la fiducia di guardare come a un seme capace di germogliare nel tempo, soprattutto nel cuore e nella mente di giovani generazioni più che mai smarrite, ma tanto più per questo bisognose di trovare quel seme dentro sé.
Lunedì 25 novembre, ore 20,30
E ADESSO? L'INTERDIPENDENZA NEI NUOVI SCENARI MONDIALI
https://us06web.zoom.us/j/85604873363?pwd=3EBYknhFMCLxCH5K9EjMHWrEijWSTI.1
ID riunione: 856 0487 3363
Codice d’accesso: 125077