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Philosophia pacis 2016


panikar 5 “Philosophia pacis” è un’espressione con cui Panikkar qualificava un impegno, intellettuale e spirituale insieme, al servizio della più grande aspirazione dell’umanità odierna: la pace.

Lo scorso anno a Torino venne usata come titolo per un dibattito interreligioso intorno alla Laudato si’. Quest’anno è riproposta per un convegno di due giorni sullo stesso Panikkar: Filosofia e spiritualità dopo Raimon Panikkar.

L’idea è che il suo pensiero costituisca uno spartiacque. Dopo di lui si apre uno scenario nuovo, ancora tutto da esplorare. 

Da un lato la filosofia smette di essere un fatto occidentale. Dall’altro si ricongiunge a quello che, nell’Occidente stesso, si trova alle sue origini: la ricerca spirituale.

Un lungo percorso attraverso le culture dell’Oriente può condurre l’uomo occidentale a comprendere più profondamente se stesso e gli altri.

Dice Panikkar che  bisogna fare i conti con seimila anni di vicenda umana. Cioè riconsiderare quel che chiamiamo storia nel suo complesso, fin dalle origini degli antichi imperi.

Le religioni e le culture sono sotto questo aspetto radici che affondano lontano, in una terra da cui però tuttora il futuro dipende. 

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